
Preambolo:
Noi italiani,
nati senza peccato, dotati per nascita di una natura che porta alla socialità e al legame e dotati di creatività, curiosità, spontaneità, gioia di vivere e amore
popolo degli onesti
popolo dei liberi
popolo dei giusti
popolo della solidarietà
popolo d’Europa
popolo dell’amore
guardiamo con orgoglio e gratitudine ai quasi 70 anni che abbiamo vissuto con la Costituzione del 1948. Mai in precedenza ci fu su territorio italiano un così lungo periodo di pace. Siamo integrati nella comunità di valori europea, siamo una nazione attiva nell’economia mondiale. Abbiamo pensioni per gli anziani, istituti di formazione, abbiamo grandi infrastrutture e cure mediche disponibili per tutti. La maggior parte di noi è proprietaria dei muri che abita.
Vogliamo ringraziare chi ci ha preceduto e gli anziani tutt’ora in vita per il faticoso lavoro di costruzione dello stato. Ognuno di loro ha dato il meglio di sé.
Per la soluzione dei problemi attuali abbiamo oggi necessità di idee e approcci nuovi.
Pertanto, noi italiani, quali rappresentanti della più alta sovranità in Italia,
dopo lunga discussione e riflessione, con votazione libera, equa e segreta, ci diamo questa nuova Costituzione:
1. PARTE: NOSTRI DIRITTI FONDAMENTALI
Motivazione: Anche nella nostra vecchia Costituzione sono formulati diritti, per esempio il diritto al lavoro dell’articolo 4, tuttavia molte persone sono prive di lavoro e non abbiamo possibilità di fare valere questo nostro diritto. Come possiamo, noi italiani, sviluppare stima e rispetto delle leggi, se già la nostra legge più alta, la Costituzione, viene disattesa?
Dal 2005 al dicembre 2013 abbiamo avuto un legge elettorale denominata “Porcellum“, come dire “porcheria” che cozzava in modo evidente contro i diritti fondamentali dei cittadini. In uno stato nel quale ognuno potesse fare ricorso alla Costituzione in modo diretto, probabilmente il Porcellum sarebbe stato invalidato dalla Corte Costituzionale già nel 2006 o 2007.
I diritti qui formulati devono pertanto potere essere fondamentalmente rivendicati e fatti valere da chiunque (vedi Art.19). I cittadini austriaci, svizzeri, spagnoli e tedeschi hanno il diritto di appellarsi alla Corte Costituzionale. La modalità di applicazione di questo diritto è diversa negli stati appena citati. Noi italiani, questo diritto non ce l’abbiamo proprio. Quando lo avremo introdotto, starà alla saggezza e alla lungimiranza dei giudici costituzionali decidere in che misura esercitare questi diritti nel conflitto di interessi e in considerazione delle possibilità dello stato.
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